Il tennis tavolo è una disciplina sportiva in cui l’intervento dello Psicologo dello Sport può risultare particolarmente funzionale in due direzioni: il mantenimento della concentrazione e la gestione della componente emotiva.

Per quanto concerne il primo aspetto, questo sport richiede la necessità di veicolare grandi dosi di energia psichica nel controllo del “focus attentivo” ed in particolare nella capacità di seguire con grande velocità e coordinazione le dinamiche di gioco attuando anche un monitoraggio costante dell’aspetto posturale, fondamentale nel creare valide condizioni di efficacia del tiro e della ricezione, oltre che nel valutare in tempi ristretti i gesti tecnici dell’avversario e la sua strategia di azione.

Lavorare sull’attenzione significa facilitare nell’atleta la possibilità di raggiungere due obiettivi fondamentali:

  1. DINAMICITÀ ATTENTIVA
    Ovvero allenarsi a spostare il focus attentivo da fattori esterni di natura ambientale (voci, suoni, immagini, colori, persone presenti) ad elementi maggiormente interni (la propria concentrazione, i propri obiettivi di gara, il proprio status psicofisico) fino a proiettare la propria energia attentiva sull’avversario, i suoi movimenti fini e caratteristiche.

     

  2. GESTIONE DEL SOVRACCARICO COGNITIVO
    Il tennis tavolo è una disciplina sportiva caratterizzata dalla rapidità dell’esecuzione del gesto tecnico, che richiede tempi di reazione attentivi molto brevi. L’obiettivo dell’atleta deve essere non solo quello di mantenere la concentrazione laddove necessario, ma anche favorire fasi brevi di recupero in cui poter scaricare l’energia psichica  oltre il tavolo di gioco e l’avversario, per evitare sovraccarichi cognitivi potenzialmente deleteri alla prestazione.
Da un punto di vista emotivo, questo sport richiede grande consapevolezza delle proprie sensazioni emotive e corporee, considerando che la variabilità degli eventi in atto è particolarmente intensa anche in relazione alla velocità esecutiva. La richiesta cognitiva elevata determina che, anche dal punto di vista emotivo, l’atleta sia in grado di lavorare su due fronti essenziali:

  1. la preparazione della gara 
  2. la sua gestione 
  • PREPARAZIONE ALLA GARA
    Attività di visualizzazione e tecniche di rilassamento consentono infatti di strutturare un metodo di preparazione che favorisca nello sportivo una maggiore conoscenza degli stati emotivi positivi e negativi a cui è soggetto in gara e nel pre-gara e che incidono sul livello prestativo e la gestione dello stress che, fisiologicamente, si presenta durante la competizione. L’atleta è chiamato a due grandi compiti psicologici: 

  1. lavorare con costanza e dedizione all’acquisizione di competenze circa il ruolo che le emozioni positive e negative possono avere sul livello prestativo;
  2. effettuare in modo pressoché quotidiano un allenamento mirato al controllo delle emozioni, al fine di farsi trovare sempre “pronto” dinanzi alla necessità di gestire eventi emotivamente impegnativi sul piano sportivo.
  • GESTIONE DELLA COMPETIZIONE
    Uno degli errori principali che commettono gli atleti sta proprio nel limitarsi all’acquisizione di nozioni di base, senza poi concedere all’allenamento mentale il tempo necessario ad un rafforzamento e stabilizzazione delle proprie competenze ed abilità psicologiche, ritenendo che alcune di esse possano essere utilizzate, una volta superficialmente apprese, all’occorrenza.

Un errore che commetterebbe anche uno sportivo che, consapevole del proprio specifico talento, non si alleni sul campo ritenendo “più che sufficienti” alcuni attitudini di base nel superare le criticità di una competizione!

La preparazione dell’atleta di tennis tavolo deve tuttavia concentrarsi anche su aspetti in cui l’allenamento mentale e quello tecnico trovano maggiore convergenza, ovvero l’uso dell’imagery (immagini mentali) al fine di affinare il gesto tecnico, migliorandolo.
Tale processo richiede all’atleta (con la collaborazione del suo allenatore) di isolare specifici gesti tecnici da potenziare, in modo che essi vengano poi riprodotti mentalmente tramite apposite tecniche finalizzate a supportare efficacemente la loro preparazione cognitiva e motoria, facilitandone la qualità esecutiva finale. 

Dr Fabio Ciuffini 
Psicologo Prato Lucca
Consulenza Psicologica Psicologia dello Sport&Mental Training
Albo Psicologi Regione Toscana n°4521
Tel. 320-0298136

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