Il tennis tavolo è una disciplina sportiva in cui l’intervento dello Psicologo dello Sport può risultare particolarmente funzionale in due direzioni: il mantenimento della concentrazione e la gestione della componente emotiva.
Lavorare sull’attenzione significa facilitare nell’atleta la possibilità di raggiungere due obiettivi fondamentali:
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DINAMICITÀ ATTENTIVAOvvero allenarsi a spostare il focus attentivo da fattori esterni di natura ambientale (voci, suoni, immagini, colori, persone presenti) ad elementi maggiormente interni (la propria concentrazione, i propri obiettivi di gara, il proprio status psicofisico) fino a proiettare la propria energia attentiva sull’avversario, i suoi movimenti fini e caratteristiche.
- GESTIONE DEL SOVRACCARICO COGNITIVO
Il tennis tavolo è una disciplina sportiva caratterizzata dalla rapidità dell’esecuzione del gesto tecnico, che richiede tempi di reazione attentivi molto brevi. L’obiettivo dell’atleta deve essere non solo quello di mantenere la concentrazione laddove necessario, ma anche favorire fasi brevi di recupero in cui poter scaricare l’energia psichica oltre il tavolo di gioco e l’avversario, per evitare sovraccarichi cognitivi potenzialmente deleteri alla prestazione.
- la preparazione della gara
- la sua gestione
- PREPARAZIONE ALLA GARA
Attività di visualizzazione e tecniche di rilassamento consentono infatti di strutturare un metodo di preparazione che favorisca nello sportivo una maggiore conoscenza degli stati emotivi positivi e negativi a cui è soggetto in gara e nel pre-gara e che incidono sul livello prestativo e la gestione dello stress che, fisiologicamente, si presenta durante la competizione. L’atleta è chiamato a due grandi compiti psicologici:
- lavorare con costanza e dedizione all’acquisizione di competenze circa il ruolo che le emozioni positive e negative possono avere sul livello prestativo;
- effettuare in modo pressoché quotidiano un allenamento mirato al controllo delle emozioni, al fine di farsi trovare sempre “pronto” dinanzi alla necessità di gestire eventi emotivamente impegnativi sul piano sportivo.
- GESTIONE DELLA COMPETIZIONE
Uno degli errori principali che commettono gli atleti sta proprio nel limitarsi all’acquisizione di nozioni di base, senza poi concedere all’allenamento mentale il tempo necessario ad un rafforzamento e stabilizzazione delle proprie competenze ed abilità psicologiche, ritenendo che alcune di esse possano essere utilizzate, una volta superficialmente apprese, all’occorrenza.
Un errore che commetterebbe anche uno sportivo che, consapevole del proprio specifico talento, non si alleni sul campo ritenendo “più che sufficienti” alcuni attitudini di base nel superare le criticità di una competizione!
Dr Fabio Ciuffini
Psicologo Prato Lucca
Consulenza Psicologica Psicologia dello Sport&Mental Training
Albo Psicologi Regione Toscana n°4521
Tel. 320-0298136