Il fenomeno dell’Over-Training dal punto di vista psicologico

Cosa accade quando un atleta si allena troppo?

Il fenomeno dell’Over-Training ed il Ruolo della Psicologia dello Sport

L’attenzione di molti allenatori e degli stessi atleti, si focalizza spesso sul rischio che l’allenamento possa essere carente rispetto alla necessità di prestazione.
Nonostante soprattutto a livello professionistico le attenzioni nei confronti dei carichi di lavoro vengano quasi sempre programmati in modo ponderato ed anche scientificamente fondato, è sempre opportuno considerare il cosiddetto “fattore umano”, che determina talvolta la tendenza ad eccedere nell’allenamento a seguito di aspettative o tensioni che innescano nell’atleta il meccanismo dell’ansia.

L’allenamento sembra non bastare mai in vista di una competizione particolarmente importante e lo stress che si accumula nell’atleta cresce in modo esponenziale, perdendo di vista il livello “allenante” (utile e necessario) di stress in favore di un livello “eccessivo e depotenziante”, che, al contrario, fa diminuire le possibilità di livelli prestativi adeguati.

Segnali in tal senso possono essere riassunti nel cosiddetto sovraffaticamento generale (per il quale l’atleta inizia a percepire a livello fisico e mentale un carico superiore alle risorse disponibili) o distrettuale e periferico, per cui l’allenamento eccessivo si traduce in una fatica avvertita in determinate zone del corpo.
L’Over-Training si verifica quando tale sensazione non viene immediatamente affrontata sia a livello fisico che mentale. L’ausilio di tecniche di rilassamento in grado di stimolare la consapevolezza dell’atleta circa le sensazioni emotive e corporee che accompagnano lo stato di affaticamento eccessivo è in grado, infatti, di stimolare il riposo psicologico ed il recupero del benessere complessivo nell’atleta agendo come strumento antagonista allo stress.

L’Over Training, da un punto di vista psicologico, è causato da:

 

  1. aspettative eccessive (es.campionismo in giovani atleti) 
  2. cattiva gestione dell’ansia e dello stress 
  3. assenza di analisi ed interpretazione del profilo emozionale dell’atleta 
  4. mancato regolare utilizzo di tecniche di rilassamento (es.training autogeno) 
  5. precedenti performance negative che non sono state adeguatamente affrontate ed elaborate 
  6. tendenza a rimuginare 
  7. utilizzo di dialoghi interni negativi che focalizzano l’attenzione su ciò che manca anziché sulla risorsa presente nello sportivo 

La presenza di un preparatore psicologico (psicologo dello sport) consente all’atleta di:

  1. intervenire efficacemente ed in modo rapido sull’affaticamento mentale attraverso tecniche di mental training specifiche 
  2. elaborare da un punto di vista cognitivo ed emotivo le cause che hanno determinato l’over-training 
  3. prevenire il ripresentarsi di situazioni di eccesso di allenamento. 

Dott. Fabio Ciuffini
Psicologo dello Sport
ciuffinifabio@gmail.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.