C’è infatti una componente nota alla psicologia sociale e conosciuta come “pigrizia sociale“, che potrebbe rivelarsi molto significativa nello spiegare la convenienza di gruppi ben “ottimizzati” da un punto di vista numerico.
La pigrizia sociale è la tendenza da parte degli individui a diminuire la propria prestazione quando si trovano in gruppo.
Il collettivo infatti “maschera” la rilevanza individuale della prestazione, il che spiega, ad esempio, per quale motivo in altri sport come il nuoto o l’atletica, il rendimento di un atleta in una staffetta sia generalmente minore rispetto a quello individuale.
Portandolo, di conseguenza, a stati di ipoattivazione non funzionali ad un buon rendimento sul campo.
Tuttavia è possibile sostenere che l’effetto allocativo è chiaramente meno presente quando il gruppo è composto da un numero di calciatori tale da rendere distinguibile il loro contributo nell’economia collettiva e quando lo staff tecnico è in grado di rendere tangibile (agli occhi dello stesso atleta) il proprio contributo nel collettivo.