Atleti agonisti: 15 difficoltà riscontrate nell’emergenza Covid-19

Atleti agonisti: 15 difficoltà riscontrate nell’emergenza Covid-19

Il mondo dello Sport è in “stand-by”.

Stiamo tutti vivendo un momento particolare, a tratti surreale. Costretti – a corretta e doverosa tutela della collettività e del nostro sistema sanitario – ad una sorta di “blocco domiciliare”  che impone anche agli atleti gravi difficoltà in una fase importantissima della stagione, quella a cavallo tra inverno e primavera.

Una fase di risveglio dove, in linea generale, molti di essi iniziano a competere dopo mesi di allenamenti e preparazione atletica. Un periodo in cui in alcune discipline come il tennis, il ciclismo, il nuoto (solo per citarne alcune) si avvicina l’ingresso in una condizione di forma crescente in cui migliorano ritmi e prestazioni, ed  in cui anche l’attivazione psicologica inizia a proiettarsi verso le prime sfide, la competizione, l’agonismo. 

Questo stop forzato determina notevoli preoccupazioni (anche a chi – come negli sport di squadra – si trova nel cuore della stagione) spesso legate alla forzata perdita di  contatto con l’ambiente sportivo o addirittura con il principale “mezzo” di lavoro ed allenamento (es.l’acqua per chi nuota). Con impreviste necessità di adattamento degli allenamenti a spazi e ritmi assolutamente inusuali e, spesso, non idonei. Soprattutto per atleti di medio-alto livello.

Criticità che, sulla base delle rilevazioni effettuate durante questa attività di studio online in videochiamata potrei riassumere in stati di:

  1. apprensione circa tempi e logistica di ripristino della “normalità” (indeterminatezza di tempi e calendari)
  2. timore o percezione della perdita dello stato di forma
  3. impotenza per le difficoltà logistiche e di spazi di allenamento (es. chi abita in appartamento e non ha palestre casalinghe a disposizione o attrezzature sufficienti)
  4. isolamento relazionale dal proprio staff tecnico o dai compagni di squadra
  5. noia
  6. difficoltà di adattamento ai ritmi blandi casalinghi
  7. potenziale apatia (ripetitività dell’home working)
  8. nervosismo o rabbia
  9. difficoltà di accettazione del potenziale danneggiamento del sacrificio profuso nei mesi precedenti
  10. preoccupazione circa il raggiungimento di obiettivi (di prestazione e risultato)
  11. ansia circa i rischi connessi agli allenamenti all’aperto ed alla loro reale fattibilità
  12. dissonanza cognitiva tra atteggiamento (“meglio che restiamo tutti a casa“) e comportamenti pratici dettati da necessità professionali (“però devo allenarmi, è anche il mio lavoro…“)
  13. timore di “collasso” dell’aspetto motivazionale
  14. agitazione per il possibile aumento del peso corporeo
  15. insonnia o peggioramento della qualità del sonno

Cosa fare? La preparazione mentale è senza dubbio un importante sostegno, che consente – sia sul lato motivazionale che del benessere psicofisico – l’individuazione di step utili alla gestione dell’emergenza sportiva.

Essa può prevedere, sulla base della situazione specifica, un’adeguata definizione di obiettivi settimanali, monitoraggi frequenti delle attività svolte, tecniche di rilassamento e visualizzazione guidate, gestione emotiva, potenziamento delle competenze psicologiche dell’atleta a distanza (ad esempio in tema di assertività, emozioni e autoregolazione motivazionale), condivisione e analisi di nuove abitudini e necessità di adattamento, funzionali al fronteggiamento del contesto.

Noto che in questa fase diventa importantissimo – tra le altre cose – potenziare il locus of control interno, inteso come percezione di poter influenzare positivamente l’esito degli eventi mediante scelte e comportamenti individuali, finalizzate a prevenire e gestire le criticità sopra elencate. Soprattutto in presenza di un evento incontrollato come la crescita rapida ed improvvisa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19. Un approccio sotto molti aspetti simile a quello tipico della riabilitazione psicologica post infortunio.

Se anche tu senti necessità di un supporto immediato a distanza,
contattami tramite il modulo oppure telefonicamente o via WhatsApp al 3200298136 (preferibilmente via messaggio di testo).
Può essere l’inizio di un percorso stimolante di ottimizzazione delle tue performance.

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