La curiosità dell’atleta come fattore di crescita

 
Preparazione psicologica sportiva: la linfa dell’atleta curioso La Psicologia è una disciplina che si occupa di studiare il comportamento degli individui ed i loro processi mentali in molte aree di applicazione: lo sport (appunto), il lavoro, la scuola, i rapporti familiari e di coppia….la vita!

La psicologia dello sport, in particolare, studia i processi cognitivi, emotivi e comportamentali connessi con le prestazioni degli atleti e delle squadre nel contesto sportivo.

Rivolgersi allo Psicologo dello Sport non significa essere atleti “malati”, bensì atleti “curiosi ed ambiziosi” di capire in che modo alcuni concetti ed alcune tecniche possono influire sulla prestazione individuale e collettiva. Si tratta insomma di un lavoro sinergico e collaborativo per ottimizzare l’espressione del proprio talento sportivo, per migliorare il benessere psicologico nell’ambito dell’esercizio fisico, aggiungendo una preparazione mentale a quella fisico-atletica e tecnica.

 

L’atleta che dice “a me non serve” oppure “io non sono malato” non si rende conto del fatto che perde la possibilità di acquisire competenze spendibili nel breve-medio periodo, che (certo) da sole non bastano per diventare “top performer” (a me piace dire atleta di alto livello) ma che contribuiscono con evidenza al livello qualitativo della prestazione e dell’esperienza soggettiva della stessa, al pari di altri fattori.

 

Il che favorisce una crescita armonica sul piano personale e sportivo. Per diventare un atleta di alto livello, è utile ricorrere alla collaborazione dello Psicologo dello Sport.

 

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