Allenarsi a riconoscere i pensieri automatici nello sport. Parlare a se stessi in termini negativi e pessimistici conduce l’atleta a pensieri intrusivi disturbanti capaci di comprometterne la prestazione. Per le persone in generale, e per uno sportivo in particolare, riuscire a rispettarsi, a fornire mentalmente a se stessi input giusti prima, durante e dopo una gara o una “prova” significativaLeggi di più

Traumi alla testa: alterazioni cerebrali presenti fino a 6 mesi dopo l’infortunio Una Nuova ricerca presentata in questi giorni a Chicago dalla American Academy of Neurology e condotta dalla dottoressa Melissa Lancaster del Medical College of Wisconsin a Milwaukee , dimostrerebbe che le alterazioni cerebrali della sostanza bianca a seguito di commozione cerebrale, permangono negli atleti anche a distanza diLeggi di più

Il dialogo interno nell’atleta: “prove” di efficacia Un recente studio pubblicato in Frontiers of Psychology e realizzato nel Regno Unito da Andrew Lane, professore di psicologia dello sport presso l’Università di Wolverhampton ed effettuato su un ampissimo campione di persone (ben 44mila suddivise in 13 diversi gruppi, di cui uno di controllo) ha dimostrato che un efficace training sull’utilizzo diLeggi di più

In senso stretto “essere aggressivi” significa sviluppare comportamenti diretti a provocare un danno fisico o psicologico a terzi allo scopo di ottenere una vantaggio personale o una posizione predominanate. Nello sport “essere aggressivi” ha una valenza diversa e per certi versi molto più orientata, dato che aggredire sta per “attaccare, lottare con grande volizione ed agonismo” per raggiungere uno scopoLeggi di più