Deconcentrazione: quando l’attenzione dell’atleta scappa via
Perché è così difficile mantenere la concentrazione su un compito?
Fattori fisiologici (come lo stato di affaticamento, l’efficienza del nostro sistema nervoso o anche differenti equilibri ormonali) e fattori psicologici (interessi personali, cultura di appartenenza, caratteristiche temperamentali o di personalità) agiscono ed interagiscono nel determinare la qualità della concentrazione, soprattutto in quelle attività che richiedono un cosiddetto “restringimento del campo di coscienza”, funzionale ad attività di meditazione, di rilassamento (es.training autogeno).
Qualche anno fa uno studio condotto da Marlene R. Cohen dell’Università di Pittsburgh, secondo cui la fluttuazione attentiva deriva da esigenze di chiara origine evolutiva: in pratica concentrarsi in modo esclusivo su un aspetto dell’ambiente impedisce di valutare possibili pericoli, diminuendo la reattività e quindi mettendo a rischio la sopravvivenza.
Psicologo e Mental Trainer
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