Quando un atleta accede ad un percorso di mental training, quasi sempre la sua volontà è quella di superare un ostacolo di natura psicologica che in qualche modo ne limita la prestazione.
Tuttavia, l’intervento psicologico è fondamentale nella prospettiva di migliorare il livello prestativo dell’atleta (anche qualora esso sia già di buonissimo livello), considerando che la preparazione psicologica non ha controindicazioni e consente l’acquisizione di nuove competenze molto utili nella gestione di determinate fasi di gara. Indipendentemete dalla presenza di un “problema”.
Purché, naturalmente, vi sia la motivazione ad un allenamento costante nel tempo e non ci si limiti ad una semplice conoscenza di base di alcuni concetti chiave. Solo l’esercizio ripetuto con costanza e qualità produce risultati esattamente come accade sul piano fisico ed altletico.
Va anzi studiato, fatto e ripetuto sempre, con la chiara volontà di migliorarne e potenziarne l’esecuzione anche a distanza di anni.
Idem per l’aspetto psicologico.
L’esercizio fortifica la qualità di un rilassamento, la perfezione di una visualizzazione, la capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni, l’abilità nel definire obiettivi prestativi motivanti nel tempo, la capacità di concentrarsi, di selezionate a livello attentivo gli stimoli giusti nel momento opportuno.
Dr Fabio Ciuffini
Psicologo Prato Lucca Consulenza Psicologica
Psicologia dello Sport&Mental Training
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