La preparazione psicologica del portiere nel calcio
Il ruolo del portiere è in assoluto uno dei più esposti all’influenza esercitata da fattori interni ed esterni potenzialmente in grado di influenzarne la prestazione.
Ci sono infatti momenti in cui un portiere para tutto, colto da una sorta di benedizione ed esaltazione che sembra renderlo invincibile. Capitano poi fasi in cui, al contrario, anche il più semplice degli interventi diventa un incubo: uscite a vuoto, passaggi rischiosi e goffi al compagno, errori incredibili che nessuno (lui compreso) potrebbe mai attendersi ed in grado, in aggiunta, di attivare stati di frustrazione, umiliazione, vergogna.
Per lo sviluppo di padronanza e resilienza, è utile porsi alcune domande:
- In che modo un portiere può imparare a gestire le fasi di esaltazione e la fasi di frustrazione?
- Quali strumenti, tecniche, comportamenti sono in grado di allenarlo mentalmente a ritrovare velocemente l’equilibrio, a maturare tolleranza allo stress, a mantenere un livello di concentrazione positivo e costante?
•la gestione emotiva
•l’allenamento del focus attentivo
•il dialogo interno
Il Mental training consente di individuare in modo collaborativo processi di pensiero disfunzionali alla performance che possano portare l’atleta, ad esempio, a:
• scoraggiarsi• deconcentrarsi• perdere di fiducia nei propri mezzi
• svalutarsi
• esaltarsi oltre misura rischiando di perdere di vista stimoli rilevanti o azioni in corso
Le varie attività prevedono sessioni (specificatamente progettate) di rilassamento e visualizzazione che forniscono basi fondamentali nella preparazione psicologica del portiere, i cui benefici possono essere evidenti sia in termini di potenziamento della performance che di gestione emotiva dei momenti critici di un partita, ai quali il portiere è spesso chiamato in virtù della delicatezza del proprio ruolo in campo.
un lavoro professionale e mirato di preparazione psicologica?
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