L’atleta infortunato: 4 elementi che favoriscono la resilienza ed il recupero
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Tolleranza alla frustrazione: normalmente è frutto di un lavoro attento sull’elaborazione dell’infortunio e sul mantenimento di una percezione di se stesso quale atleta forte, nonostante l’esperienza negativa avuta.
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Persistenza: fortemente legata alla presenza di una motivazione intrinseca necessaria a mantenere livelli di carica ed intensità nella riabilitazione costanti nel periodo di guarigione
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Proattività: in sostanza si riferisce alla percezione positiva di autoefficacia aggiunta ad un atteggiamento ottimistico e fiducioso nei confronti della ricerca di soluzioni (ad esempio una ricerca motivata di attività differenziate in grado di dare all’allenamento un ritmo interessante che possa combattere la noia di esercizi ripetitivi, specialmente nelle prime fasi della riabilitazione).
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Impegno (committment): si configura come la risultante di due elementi:
la programmazione di obiettivi, ovvero la pianificazione di scopi graduali ma definiti con metodo e chiarezza – oltre che basati un fattore temporale – e la presenza di autodisciplina, che favorisce nell’atleta una capacità di autocontrollo emotivo e comportamentale (ad esempio dal punto di vista nutrizionale) che consente di mantenere l’impegno costante a prescindere da eventi esterni o da umori passeggeri (spesso in grado di incidere notevolemente sul livello di stress percepito).
Dr Fabio Ciuffini
Psicologo dello Sport
Albo Psicologi Regione Toscana n°4521
Tel. 320-0298136