Analisi comportamentale nella scherma: l’uso dei dati osservabili a sostegno dell’atleta

Analisi comportamentale nella scherma: l’uso dei dati osservabili a sostegno dell’atleta

L’analisi comportamentale in gara è una componente molto importante nella preparazione psicologica di un atleta. Non solo in sport di squadra, ma anche in quelli individuali. Compresa la Scherma.

Nel mio metodo di lavoro (frutto di anni di analisi comportamentale applicata allo Scouting calcistico), essa rappresenta senz’altro un’integrazione molto utile nella comprensione della condizione mentale dello sportivo impegnato in tale disciplina.

Questa analisi presuppone una metodologia operativa finalizzata a raccogliere dati che –  inseriti in un quadro generale ben noto a psicologo dello sport ed atleta – rappresentano occasione di feedback e specifico approfondimento nel lavoro collaborativo attuato.

Nella scherma è possibile raccogliere dati molto interessanti, attraverso l’ausilio di applicazioni declinabili all’uso.

Personalmente, utilizzo allo scopo una griglia preziosa per monitorare specifici comportamenti osservabili dell’atleta, ottenendo frequenze e percentuali di manifestazione dei vari indici osservati. Tali dati vanno a segnalare allo schermidore alcune peculiarità della sua azione.

Quest’ ultime vengono successivamente discusse in sede di colloquio e contestualizzate sulla base dell’esperienza diretta dell’atleta, creando un quadro di possibili strategie correttive e tecniche utilizzabili dal punto di vista mentale, possibilmente in sinergia con la sfera tecnica e strategica. Un dato utile anche nell’analizzare possibili esiti comportamentali derivanti dall’affrontare alcune tipologie di avversario.

A titolo di esempio, e tenendo ben presente la necessità di una ferrea personalizzazione degli indicatori utilizzati, è possibile valutare gli atti di proattività, i segnali di paura, i cali di sincronia e di attenzione e così via durante un assalto.

Certamente la scherma si basa molto sulle sensazioni, sull’immediatezza e sulla necessità di ridurre il più possibile i tempi di reazione in una dinamica molto rapida e soggetta a cambiamenti repentini.  Tuttavia, un’analisi a largo respiro può consentire all’atleta di sviluppare consapevolezza di dinamiche capaci di influenzare il suo rendimento competitivo.

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