La Preparazione Psicologica nel nuoto

La Preparazione Psicologica nel nuoto: 

migliora la tua performance e acquisisci nuovi strumenti per il tuo allenamento mentale!

La preparazione psicologica nel nuoto consente all’atleta di intervenire su due grandi aree che riguardano la performance individuale:

  • possibili blocchi psicofisici o cali di prestazione (dettati, ad esempio, da sovrallenamento, demotivazione o difficoltà nel recupero post infortunio)
  • potenziamento ed ottimizzazione della performance con interventi mirati all’acquisizione di competenze e tecniche utili nello sviluppo delle abilità mentali (attenzione, motivazione, emozioni, definizione di obiettivi, assertività, autostima, imagery, monitoraggio dello stress e dell’ansia)
Il nuoto è uno sport altamente competitivo che richiede una grande resilienza, intesa come capacità di resistenza (sia sul piano fisico che psicologico) e di reazione positiva ed attiva (adattamento) a situazioni ad elevata pressione ambientale, specialmente in atleti di alto livello.
Il tempo (inteso come elemento determinante ai fini del risultato) è un fattore che influisce in modo notevole sul giudizio di una prestazione e rappresenta per l’atleta spesso l’ago della bilancia capace di connotare in modo positivo o negativo una performance individuale nei vari stili e gare.
Tuttavia, raggiungere un buon tempo è frutto di una serie di fattori concomitanti, ciascuno dei quali richiede allenamento costante, impegno e dedizione:
  1. la componente tecnica (esecuzione dello stile di nuoto, l’ingresso in acqua, la fase subacquea, di presa, spunta e recupero, la virata, la frequenza e la potenza della bracciata)
  2. la componente strategica e tattica (la gestione delle energie psicofisiche in base all’obiettivo specifico della singola gara, come ad esempio la regolazione della spinta espressa nelle varie fasi della gara medesima)
  3. la componente psicologica finalizzata alla gestione del pregara, della gara e del post gara ed al recupero o mantenimento di un buon livello psicofisico
L’aspetto psicologico può influire in modo determinante sia dal punto di vista prestativo che da quello di risultato, considerando che le abilità psicologiche allenate in fase di mental training consentono all’atleta di padroneggiare tecniche capaci di ristabilire equilibri emozionali e psicofisiologici che possono incidere sia sul tempo che sulla fluidità dei movimenti (basti pensare a quanto un’eccessiva tensione pregara possa influenzare l’agilità, la scioltezza e l’armonia del movimento).

Il Mental Training tuttavia costituisce anche metodo di allenamento molto utile sia nella correzione del gesto tecnico che nel potenziamento o miglioramento dello stesso, attraverso l’impegno del cosiddetto allenamento ideomotorio, capace di riprodurre mentalmente ed in modo sempre più preciso nel tempo la dinamica motoria dei vari stili, delle bracciate, della gambata, dell’assetto del corpo.

Uno step importante nel focalizzare l’attenzione dell’atleta in quei particolari che possono incidere in modo determinante nel risultato raggiunto.

La preparazione psicologica consente anche all’atleta di vivere le dinamiche sportive e la variabilità dei risultati attraverso un approccio positivo, in grado di agevolare atteggiamenti e stati mentali utili a:
  • accettare cali prestativi o di risultato 
  • utilizzare al meglio l’errore
  • facilitare una mentalità vincente superando credenze disfunzionali sul piano razionale e cognitivo
  • investire l’attenzione nel qui ed ora della performance
  • isolare possibili fattori distraenti
  • mantenere elevato il livello motivazionale intrinseco

L’atleta, attraverso la preparazione psicologica raggiunge due obiettivi importanti:

  1. lo sviluppo di consapevolezza circa i fattori capaci di influire mentalmente sulla sua prestazione
  2.  l’acquisizione di competenze e tecniche applicative in grado di supportarlo nell’espressione della prestazione

► Testimonianza sul Mental Training effettuato con la collaborazione di Psicologo dello Sport-Toscana

 

“Nuoto da quando ho 5 anni, oggi ne ho 17. Sono sempre stata una brava agonista, ma negli ultimi 2 anni ho scoperto di avere alcune fragilità che non volevo riconoscere e che ho cercato di risolvere da sola, senza però riuscirci. Mi sono così avvicinata allo psicologo dello sport dopo ripetuti insuccessi sportivi e con molte perplessità, su insistenza della mia famiglia.

Il percorso che ho fatto ha prima preso in esame le mie difficoltà e ha cercato di capire a che cosa fossero legate per poi risolverle. Non è stato semplice per me parlare delle mie fragilità e soprattutto condividerle con una persona a me non familiare.

Da subito, però, ho cercato di varcare questi miei ostacoli personali perché ho capito l’utilità di ciò che stavo facendo.

E questa persona è diventata per me un punto di riferimento importante, l’unica che comprendeva perfettamente le mie sensazioni al contrario degli allenatori che mi stavano intorno ogni giorno per ore.

Il percorso non è stato facile e lineare, ho avuto alcune ricadute, ma sapevo che alla fine ce l’avrei fatta e così è stato. Tuttora utilizzo ciò che ho appreso nel percorso che ho fatto.

Oggi sono più consapevole delle mie capacità , della mia forza e riesco a gestire situazione che prima mi avrebbero travolta e distrutta.”

 

A. Nuotatrice, 17 anni

 

Se anche tu vuoi sapere “come funziona” e desideri avere un supporto psicologico nella tua attività sportiva
richiedi un colloquio presso il mio studio di Altopascio (LU)!

Dott. Fabio Ciuffini
Psicologo dello Sport & Mental Trainer
Albo Regione Toscana n°4521
Tel. 3200298136
(anche tramite WhatsApp)

 



Mail: ciuffinifabio@gmail.com

 

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