Lo sviluppo psicomotorio dei bambini richiede che sia necessario rispettare dei tempi precisi prima di iniziare ad insegnare loro tecniche specifiche nel gioco del calcio. Un principio valido tuttavia anche in altri sport. Giusto qualche giorno fa ho pubblicato un pezzo intitolato
Il bambino a 7 anni può avere dei periodi nei quali fa un’attività particolare: poi possibilmente cambia idea e ne fa un’altra. Quando gli si chiede di fare qualcosa il bambino si stanca velocemente di quello che è suggerito.A 8 anni La propensione del bambino nell’imparare nuove tecniche è maggiore rispetto a quando ha 7 anni.Entrambi, ragazzi e ragazze, si divertono a giocare a calcio. La loro gamma di interessi e attenzione si alterna velocemente tra cose diverse. Giocare senza supervisione frequentemente finisce in liti.
Al bambino di 9 anni piace mettere in discussione sé stesso. Se qualcosa attrae il bimbo di 9 anni, lui continuerà a fare pratica fino a diventarne un maestro. Il bambino è un allievo curioso e gli piace mostrare quello che ha imparato.
Il bambino a 10 anni prova piacere dalla semplice attività fisica. Gli piace appartenere a squadre e associazioni. È l’età nella quale padroneggia le proprie abilità.
A 9-10 anni è interessato in movimenti efficaci e prova a raggiungere specifici livelli di prestazione.
Molti psicologi concordano che l’età ideale per cominciare a imparare un’attività motoria dovrebbe essere quella in cui non c’è discrepanza tra sviluppo fisiologico e psicologico
Considerando quanto sopra, è ovvio che l’età più appropriata per cominciare a giocare a calcio varia tra i 9 e i 10 anni, in quanto il bimbo possiede molte delle capacità che gli permettono di padroneggiare le abilità calcistiche facilmente.
La ricerca mostra inoltre che l’iniziazione al calcio comporta alcuni requisiti riguardanti il campo, la dimensione della porta, la grandezza della palla, l’attrezzatura varia ecc. in quanto dovrebbero tenere in considerazione l’età la costituzione fisica del bambino. Se si comincia all’età di 7 anni occorre tenere conto di queste necessità al fine di non andare a creare una serie di cattive abitudini e difetti tecnici dovuti alla scarsità di adattamento fisiologico nel bambino in riferimento alle varie attrezzature impiegate. Per esempio se il pallone è pesante quando calcerà lo farà usando la punta del piede altrimenti il calcio non potrà essere efficace. Questo calcio difettoso può diventare una abitudine ed interferire con il calciare in modo appropriato successivamente.
Un modo per i bambini per imparare a giocare senza annoiarsi è attraverso il gioco. Il calcio a 5 è il modo ideale per lo stadio iniziale.
La conclusione principale è che dovremmo incoraggiare dalla nascita qualsiasi cosa che favorisca il movimento con il fine di preparare e sviluppare nel bambino capacità specifiche legate per esempio a giocare a calcio in una fase successiva, attorno ai 9-10 anni.”
Qual’è l’età giusta per cominciare a giocare a calcio?
Dr Fabio Ciuffini, Psicologo a Prato, Altopascio e zone limitrofe (Lucca, Montecatini).
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