5 motivi per cui pensare troppo sfavorisce la prestazione
Se anche tu sei un “Super Pensatore”, è probabile che questo post ti sarà di particolare aiuto nell’analizzare i motivi per i quali questa tua caratteristica può essere controproducente.
La prestazione (sportiva, lavorativa, o relativa alle “cose di tutti i giorni”) è infatti la risultante del livello qualitativo e dell’efficienza di un insieme di attività messe in atto per raggiungere un obiettivo.
In particolare sono 5 le conseguenze negative prodotte dal “pensare troppo”:
- L’aumento di umore negativo
- L’attivazione di informazioni negative in memoria (concentrare l’attenzione sugli aspetti negativi)
- La diminuzione della prestazione (diminuisce la qualità dell’azione)
- Il deterioramento della capacità di risolvere problemi in modo efficiente
- L’incremento della tendenza a rinunciare
Tecnica distrattiva | Allenarsi mentalmente a spostare l’attenzione su fattori diversi da quelli associati al pensiero ricorrente |
Stimolazione del pensiero positivo | Analisi del pensiero negativo che induce disforia e uso di tecniche orientate ad un diverso modo di esprimere un concetto in forma più efficace e di sostegno alla persona |
Attivazione di stati mentali positivi | La persona viene sostenuta nella capacità di rivivere sensazioni positive associate a momenti della vita, situazioni o prestazioni in cui si è sentita efficace |
Valorizzazione delle risorse personali | Dato che la ruminazione mette in luce ciò ceh non va, il supporto psicologico mira a spostare il focus sulle risorse e qualità che la persona è in grado di esprimere |
Tanto per fare un esempio, queste tecniche sono molto utilizzate in ambito sportivo nell’allenamento mentale, strumento importantissimo per favorire la performance in atleti particolarmente soggetti a dialoghi interni negativi.
Dr Fabio Ciuffini
Psicologo
Albo Psicologi Regione Toscana n°4521
Tel. 320-0298136