Perché è importante fare un “inventario” delle zone di tensione corporee?

Perché è importante fare un “inventario” delle zone di tensione?
Il livello di stress percepito da un atleta è indubbiamente un fattore molto importante da gestire principalmente a livello mentale.
Soprattutto per atleti che non praticano sport per hobby ma che, al contrari,o investono su una disciplina sportiva aspettative significative in termini di professionalità oltre che economici, gli stressors interni ed esterni sono indubbiamente molteplici.
Viene spesso presa in considerazione l’idea per la quale l’attività sportiva sia già di per se stessa un mezzo per scaricare facilmente l’eccesso di tensione, di nervosismo (pensiamo ad esempio alla Teoria dell’istinto per la quale lo sport costituisce un mezzo socialmente accettato per sfogare l’aggressività).

Questo comporta spesso che l’atleta miri a intensificare l’allenamento fisico, trascurando invece la necessità di elaborare cognitivamente i fattori che generano sovraccarico di tensione e di fronteggiare lo stress mediante idonee tecniche di rilassamento, come ad esempio il training autogeno.

Particolare utilità e rilevanza assume pertanto il cosiddetto inventario delle zone di tensione corporea, una sorta di griglia personalizzata che consente all’atleta di monitorare nel tempo, con costanza pressoché quotidiana o settimanale, le principali zone di tensione nelle quali lo stress si scarica con maggior frequenza (schiena, spalle, collo, muscoli del viso etc..), favorendo la possibilità di identificare con l’aiuto dello Psicologo Mental Trainer strategie di rilassamento che si adattino al meglio alla soggettività dell’atleta.
Non è infatti detto che un rilassamento adatto ad uno sportivo sia altrettanto idoneo ad un altro, in quanto ciascuno manifesta modalità di espressione dello stress diverse, anche dal punto di vista somatico.
Pertanto l’inventario della tensione corporea diventa, se costantemente realizzata, un mezzo importante per poter coadiuvare l’atleta a ritrovare un benessere psicofisico duraturo che può essere anche preceduto da uno specifico rilassamento guidato che consenta all’atleta di acquisire gradualmente maggiore consapevolezza corporea circa le sensazioni corporee associate alle varie zone del corpo.

 

Dr Fabio Ciuffini
Psicologo
Consulente in Psicologia dello Sport e Mental trainer
Albo Psicologi Regione Toscana n°4521
Tel. 320-0298136

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.