Mental Training: Le testimonianze degli atleti



In questa pagina troverete alcune testimonianze di atleti o genitori di sportivi che hanno effettuato il percorso di Mental Training con la mia collaborazione.
L’obiettivo di questa pagina è sensibilizzare i ragazzi sull’utilità di una preparazione psicologica nello sport che possa aiutare a ritrovare fiducia nelle proprie qualità, acquisire nuove competenze e strumenti o a migliorare il livello prestativo nel medio periodo.

I nomi, a tutela della privacy, sono di pura fantasia.

“Nuoto da quando ho 5 anni, oggi ne ho 17. Sono sempre stata una brava agonista, ma negli ultimi 2 anni ho scoperto di avere alcune fragilità che non volevo riconoscere e che ho cercato di risolvere da sola, senza però riuscirci. Mi sono così avvicinata allo psicologo dello sport dopo ripetuti insuccessi sportivi e con molte perplessità, su insistenza della mia famiglia.

Il percorso che ho fatto ha prima preso in esame le mie difficoltà e ha cercato di capire a che cosa fossero legate per poi risolverle. Non è stato semplice per me parlare delle mie fragilità

e soprattutto condividerle con una persona a me non familiare.

Da subito, però, ho cercato di varcare questi miei ostacoli personali

perché ho capito l’utilità di ciò che stavo facendo.


E questa persona è diventata per me un punto di riferimento importante, l’unica che comprendeva perfettamente le mie sensazioni al contrario degli allenatori che mi stavano intorno ogni giorno per ore.

Il percorso non è stato facile e lineare, ho avuto alcune ricadute, ma sapevo che alla fine ce l’avrei fatta e così è stato. Tuttora utilizzo ciò che ho appreso nel percorso che ho fatto. 
Oggi sono più consapevole delle mie capacità , della mia forza e riesco a gestire situazione che prima mi avrebbero travolta e distrutta.”


A.
Nuotatrice, 17 anni


“Mio figlio ha intrapreso un percorso formativo estremamente interessante e stimolante, grazie al quale ha potuto affrontare e superare in modo positivo un lungo periodo di infortunio. Inoltre sono state analizzate tutte le sue caratteristiche di approccio alle dinamiche di gioco nei pregi e difetti, con l’obbiettivo di correggerne alcuni aspetti. Non sono un esperto ma posso solo portare questa testimonianza di grande soddisfazione per i risultati finora ottenuti grazie alla professionalità di Fabio “.

T.
Genitore Giovane Calciatore Professionista



“Consiglieri questo percorso perché mi ha fatto capire che una prestazione ottimale non dipende solo da una preparazione fisica  ma anche da un lavoro mentale approfondito. Il Mental training mi sta supportando nella realizzazione di quel tipo di prestazione e, soprattutto, a riprendere consapevolezza nei miei mezzi e motivazione nel continuare a lottare per lo sport che mi piace praticare da sempre”.


M.
Calciatore, 21 anni 


“Sono un giovane sportivo che pratica calcio in una squadra professionistica. Quando si gioca ad alti livelli, per noi ragazzini non è semplice. Fisicamente e tecnicamente dobbiamo essere sempre pronti, però dobbiamo fare i conti anche con il nostro carattere, il nostro periodo adolescenziale, il sapersi rapportare ed il sapersi esprimere al meglio, non solo in campo ma anche con lo staff che spesso ci conosce e ci giudica solo sul tappeto verde e meno per chi siamo veramente, perché fondamentalmente delle nostre vite sanno ben poco.
Anch’io mi sono recato da Fabio, Psicologo dello Sport consigliato da un amico che aveva già provato questa esperienza. Ho trovato un sacco di conforto, comprensione ed incoraggiamento che mi hanno aiutato non solo nel mio sport ma devo dire anche nel mondo scolastico e nel rapporto con i miei compagni.Il mental trainer ti ascolta, ti segue quando è possibile negli allenamenti e in partita, ti consiglia e ti aiuta a crescere
Non so se diventerò mai un Top Player, perché in questa corsa siamo in tanti, però sono sicuro che farò tesoro di questa esperienza anche per la vita, perché è stata positivissima”.

C., 
Calciatore, 15 anni


“Questo percorso mi sta aiutando molto perché ho imparato ad individuare i miei limiti, lavorando molto per rafforzare i miei punti di forza.

Acquisisco sempre autodeterminazione e dopo l’incontro con il mio mental trainer mi convinco del fatto che, se voglio, posso ottenere quello che desidero. Anche se all’inizio pensavo che fosse impossibile!

Da quando ho iniziato l’allenamento mentale riesco ad essere più concentrato in campo, ma anche su ciò che mi circonda. È anche molto utile perché aiuta a superare le incertezze non solo sportive, ma anche nella vita di tutti i giorni e questo, per me, è molto importante!


S.,
Calciatore, 15 anni 


“Il percorso che sto facendo con lo Psicologo dello Sport mi ha aiutato a capire i miei limiti,a cercare di esaltare i miei pregi ma anche ad evidenziare i difetti…in ogni incontro scoprivo qualcosa di me che non pensavo potesse venire fuori …mi ha allenato mentalmente ad affrontare situazioni difficili…Sono diventato più consapevole di me,dei miei mezzi. Il mental training ti fa scoprire un nuovo mondo che fino a quel momento consideravo passivamente. Io mi sono aperto a questo mondo, mi sono lasciato guidare e ho trovato molte più strade di quante non potevo trovarne prima...Grazie a questi incontri con Fabio sono maturato e non posso far altro che dire grazie…”

G.,
Calciatore, 17 anni

Ho intrapreso un percorso di mental training perché ero esasperato dal calcio, mi sentivo depresso, scarso e tutto ciò mi portava ad avere un livello di ansia elevato; spesso in campo, con questo stato d’animo, mi nascondevo perché avevo il terrore di sbagliare, temendo il giudizio degli altri.Questo percorso di mental training con lo Psicologo dello Sport mi ha reso consapevole del fatto che devo giocare per me stesso e la mia crescita, di non pensare mai agli errori durante la partita se non per capire come e dove migliorare ed infine di mettere da parte il giudizio degli altri (smetterla di giocare per soddisfare gli altri, ma dare tutto per il piacere intrinseco di farlo).

A.
Calciatore, 23 anni
 


Caro genitore,
a noi è capitata una cosa strana sportivamente parlando.
Senza nemmeno accorgercene il nostro bimbo in modo totalmente naturale, ha espresso delle doti eccezionali in uno sport che noi, suoi genitori,  per poco non sapevamo nemmeno che esistesse!
Una cosa abbastanza magica, quasi irreale ma che inizialmente ci dava soddisfazione in quanto ricevevamo complimenti enormi dagli addetti ai lavori e tutto questo per un bimbo di 4 anni e mezzo.

Più il tempo passava e più cercavamo di assecondarlo in quello che giorno dopo giorno si confermava la sua passione e la sua felicità. Le attenzioni positive di tanti ci lusingavano e tutto inizialmente sembrava essere una favola.. bellina!

Poi con l’inizio dell’attività agonistica e delle frequenti vittorie si sono manifestati due aspetti negativi: la gelosia e l’invidia dei genitori di altri bimbi che, col crescere, è stata anche dei compagni di allenamento ma rivali in gara, e l’ansia che il bimbo iniziava a manifestare non solo prima delle gare ma anche degli allenamenti.

Inizialmente abbiamo provato a gestirla da soli: la base di partenza è sempre stata la volontà di trasmettere al bimbo la cultura della massima modestia ed il rispetto per tutti, compagni, rivali e per chiunque gli facesse un complimento. Gli abbiamo trasmesso la lealtà ed il rispetto degli sconfitti e delle sue sconfitte (in un paio di occasioni abbiamo avuto anche la sensazione che si sia fatto sconfiggere apposta..).

Però più il tempo passava e più le pressioni aumentavano e venivano vissute male. La cosa si ripercuoteva in minima parte anche sulla scuola ed allora abbiamo preso la decisione di affidarci ad uno Psicologo dello Sport che facesse da arbitro imparziale sostenendolo nel suo approccio alla competizione. Abbiamo iniziato un percorso con Fabio!

Fabio non urla, non è un allenatore alla Rocky Balboa, fa esprimere il bambino e cerca di capire tutte le sue debolezze che, piano piano, stimola a trasformare in forza nel momento della gara.
Bisogna crederci, non sperare che dopo due incontri un atleta molto giovane diventi Superman! Bisogna avere la pazienza di far metabolizzare anche a lui come approcciare e neutralizzare il “problema”.

Le vittorie sono continuate, sono arrivati gli sponsor e Fabio ci ha orientato verso le corrette modalità per gestire anche questo aspetto, in modo che non creasse ulteriore pressione.

Adesso mio figlio è felice, è sereno, a scuola va bene, ha passione per il suo sport e tutto volge al meglio in un percorso che troverà ancora ostacoli ma che noi cercheremo di sorpassare con l’aiuto di Fabio.

Ora abbiamo un nuovo ostacolo, un grave infortunio, inaspettato, tremendo nelle dinamiche e nella sofferenza. Ecco, piano piano continuando un dialogo con Fabio, stiamo cercando di fargli passare anche questa difficoltà e tutto dovrà tornare come e meglio di prima!

Una cosa negativa di Fabio? Esiste! Non riesce proprio ad eliminare la gelosia da quei genitori che non avranno mai l’umiltà di ammettere che esistono professionisti preparati che potrebbero risolvere anche il loro gravissimo problema, per loro stessi e.. per il futuro dei loro figli! :-))

I genitori .

 Roberto
Genitore Giovane atleta  


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