E tu come fai ad apprendere? Ecco tre modi con cui puoi confrontarti

Ma forse è meno noto la presenza di numerose tipologie di stili di apprendimento (anche combinati), che sono stati descritti già a partire dagli Anni ’70.

Si tratta dell’Apprendimento Visivo, di quello Verbale e di quelli Cinestetico.

Acquisire consapevolezza circa la propria metodologia preferita di apprendimento è un processo molto utile in quanto in grado di aiutare ad acquisire nuove competenze in modo più rapido, sfruttando la possibilità di utilizzare tecniche, mezzi e strumenti più idonei a affini alle attitudini personali e più in grado di stimolare attenzione e concentrazione.

Chi è dotato di apprendimento visivo fa particolare affidamento alla vista nell’analisi e nell’organizzazione di elementi e concetti. Apprende rapidamente mappe, ricorda volti e luoghi osservati  anche una sola una volta, orientandosi facilmente nello spazio.
Normalmente si distingue tra visivo verbale (che ricorre molto alle parole scritte e lette) ed il visivo non verbale (immagini, diagrammi, schemi).

Il tipo verbale/uditivo apprende prevalentemente con l’ascolto, leggendo e ripetendo ad alta voce.

Diventa per lui essenziale fare domande, discutere degli eventi in modo da stimolare l’acquisizione di informazioni mediante il canale uditivo. Ricorda facilmente i nomi delle persone, dei luoghi, degli oggetti.

L’esperienza è motore principale di apprendimento. Le attività pratiche o manuali, di natura prevalentemente tattile sono le preferite dal tipo cinestetico che, normalmente, ama manipolare oggetti, scarabocchiare e “fare” anche mentre “pensa”. Predilige apprendimenti brevi ma intensi.